Mi ricordo le Scimmie di Mare
Same Govi, un nome che faceva concorrenza alla mitica A.C.M.E. del coyote più sfigato del Gran Canyon. Era quella la ditta che possedeva il segreto delle scimmie di mare.
Dalla polvere alla vita attraverso l’acqua. “Una vasca di felicità” promettevano gli annunci, dalle pagine dei fumetti di quegli anni (che poi erano gli anni ’70). “Il miracolo della vita istantanea” vaticinavano. “Possono essere anche ammaestrate” concludevano. Tre bustine e un foglietto di istruzioni complicatissime componevano la confezione: tanto bastava per iniziare l’avventura della vita. Perché sì, le ho ordinate – anche se soltanto diversi anni dopo, una volta raggiunta una certa indipendenza economica – ma non ho mai avuto il coraggio di far entrare in contatto quella polverina primordiale con dell’acqua. Ho ritrovato le mie scimmie di mare qualche tempo fa, durante un trasloco. Intatte. Ancora pronte a diventare forme di vita. Adesso sono qui, nel cassetto della mia scrivania. Dormienti. Cristallizzate in uno stato fossile di vita sospesa. Ogni tanto le guardo, e sono contento che debbano ancora vivere la loro folle, acrobatica, felice, ammaestrabile esistenza.
(Ricordo di Synesius)