05 novembre 2006

Mi ricordo i mangiadischi della Lesa

Azzurro e bianco. Con la rotella nera per regolare il volume ed una levetta rossa che serviva per spostare la velocità da 45 a 33 giri. Forse si chiamava addirittura Lady o qualcosa di simile. Mangiava instancabilmente dischi. Prima quelli delle Fiabe Fabbri Editori, che si chiudevano immancabilmente con la canzone "....il disco fa click e vederete tra un po' si fermerà....fermerà...." e poi quelli di musica VERA! I 45 giri degli anni 70. Il disco veniva spinto leggermente e .... spariva al suo interno. Mangiato. E ti chiedevi ed ora? Ora partiva la storia affascinante. Prima su un lato e poi..... Spingi il tasto nero e gira per sapere come va finire. Spingi il tasto nero e puoi sentirne un'altra. La levetta rossa permetteva di creare magici effetti, le voci dolci che raccontavano le fiabe sui 45 giri, diventavano degli strani vocioni a 33. Potevo sentire dei vecchi dischi di mia madre e di mio padre che ancora conservo: Aurelio Fierro e tanti altri di cui non ricordo più il nome. Potevi portarlo ovunque, grazie alla sua maniglia che serviva anche da appoggio e grazie alle grandissime pile le "torce" enormi, rotonde, pesanti. Ma si useranno ancora? Il mio mangiadischi Lesa ancora funziona!!!! Mi ricordo di Spalluzza