
Mi ricordo il telefono di bachelite, quello nero, raramente verde
petrolio, a volte appeso alla parete. Aveva la cornetta pesante, così
pesante che da piccola dovevo usare due mani per tenerlo, una
all'altezza dell'orecchio e l'altra all'auricolare. Il disco
combinatore scivolava senza alcuna difficoltà, ma anche i fori, sul
fondo dei quali spiccavano i numeri bianchi, erano così grandi che per
comporre il numero ci volevano almeno due dita.
Il filo della cornetta era avvolto a serpentina e poteva diventare
lunghiiiiiiissssimo! Ci potevi giocare che sembrava quasi una corda per
saltare. Faceva driiiiin....driiiiin che lo capivi che stava suonando il
telefono e lo sentivi in tutta la casa. E poi le linee telefoniche
erano a coppie. Si chiamavano duplex. In genere la coppia era con il
tuo vicino e se il figlio o la figlia si fidanzavano era la fine.
Allora ti toccava andare a bussare alla porta dei vicini per chiedere
se, per favore, potevano lasciare libero perché bisognava fare una
telefonata urgente. E' ovvio che a bussare ci andavi tu, perché mai
avrebbero detto una sgarberia ad una bimbetta! Io quel telefono nero, lucente, pesante e che fa driiiin ce l'ho ancora
ed ancora lo uso!
Mi Ricordo di Spalluzza
7 Comments:
bellissimo
sì, attaccato alla parete del corridoio. col tavolino sotto.
e per chiamar la nonna a venezia, si doveva chiedere alla signorina della timo la comunicazione.
e il filo tutto mangiato e spelacchiato, ché per parlar col moroso, mi chiudevo in cucina.
e il dulex che si lamentava.
bellissimo, spalluzza. grazie
duplex
era il duplex
con la p
a me piaceva il rumore che faceva il disco ruotandolo per comporre i numeri
io quel telefono la lo ricordo grigio, di solito, e non appeso alla parete. forse si tratta di un modello successivo, no?
mel
si era un modello successivo, più leggero e che faceva meno cloc cloc quando componevi i numeri.
spalluzza
dimenticavo! è vero quando era appeso al muro c'era sempre un tavolino sotto. era così anche a casa dei miei nonni e siccome io ero troppo piccola e non arrivavo al telefono, mi prendevano in braccio e mi mettevano sul tavolino per farmici arrivare. invece ricordo mia cugina che quando parlava a quel telefono andava avanti ed indietro per tutto il tempo della telefonata. lei a volte si chiudeva nella sua camera per parlare con il suo moroso!
spalluzza
nostalgia delle cose pesanti e concrete nella loro materialità, pesantemente manuali. rimpiango quello di mia nonna paterna, nero e forte come lei, in una casa che era tutta passato, e chissà dopo che lei se n'é andata dov'è finito, quel pezzo di memoria...
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