17 settembre 2006

Mi ricordo il telefono di bachelite

Mi ricordo il telefono di bachelite, quello nero, raramente verde petrolio, a volte appeso alla parete. Aveva la cornetta pesante, così pesante che da piccola dovevo usare due mani per tenerlo, una all'altezza dell'orecchio e l'altra all'auricolare. Il disco combinatore scivolava senza alcuna difficoltà, ma anche i fori, sul fondo dei quali spiccavano i numeri bianchi, erano così grandi che per comporre il numero ci volevano almeno due dita. Il filo della cornetta era avvolto a serpentina e poteva diventare lunghiiiiiiissssimo! Ci potevi giocare che sembrava quasi una corda per saltare. Faceva driiiiin....driiiiin che lo capivi che stava suonando il telefono e lo sentivi in tutta la casa. E poi le linee telefoniche erano a coppie. Si chiamavano duplex. In genere la coppia era con il tuo vicino e se il figlio o la figlia si fidanzavano era la fine. Allora ti toccava andare a bussare alla porta dei vicini per chiedere se, per favore, potevano lasciare libero perché bisognava fare una telefonata urgente. E' ovvio che a bussare ci andavi tu, perché mai avrebbero detto una sgarberia ad una bimbetta! Io quel telefono nero, lucente, pesante e che fa driiiin ce l'ho ancora ed ancora lo uso! Mi Ricordo di Spalluzza

7 Comments:

Blogger giarina said...

bellissimo
sì, attaccato alla parete del corridoio. col tavolino sotto.
e per chiamar la nonna a venezia, si doveva chiedere alla signorina della timo la comunicazione.
e il filo tutto mangiato e spelacchiato, ché per parlar col moroso, mi chiudevo in cucina.
e il dulex che si lamentava.
bellissimo, spalluzza. grazie

7:08 PM  
Blogger giarina said...

duplex
era il duplex
con la p

7:09 PM  
Blogger yzmaladolce said...

a me piaceva il rumore che faceva il disco ruotandolo per comporre i numeri

1:14 AM  
Blogger melpunk said...

io quel telefono la lo ricordo grigio, di solito, e non appeso alla parete. forse si tratta di un modello successivo, no?
mel

1:29 AM  
Anonymous Anonimo said...

si era un modello successivo, più leggero e che faceva meno cloc cloc quando componevi i numeri.
spalluzza

3:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

dimenticavo! è vero quando era appeso al muro c'era sempre un tavolino sotto. era così anche a casa dei miei nonni e siccome io ero troppo piccola e non arrivavo al telefono, mi prendevano in braccio e mi mettevano sul tavolino per farmici arrivare. invece ricordo mia cugina che quando parlava a quel telefono andava avanti ed indietro per tutto il tempo della telefonata. lei a volte si chiudeva nella sua camera per parlare con il suo moroso!
spalluzza

3:06 PM  
Blogger bcaputo said...

nostalgia delle cose pesanti e concrete nella loro materialità, pesantemente manuali. rimpiango quello di mia nonna paterna, nero e forte come lei, in una casa che era tutta passato, e chissà dopo che lei se n'é andata dov'è finito, quel pezzo di memoria...

12:16 PM  

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