09 luglio 2006

Mi ricordo l'Eskimo

Mi ricordo l’eskimo di mio fratello. Era lungo e largo, mia madre glielo aveva comprato di una taglia in più, per farlo durare almeno un paio d’anni. Ho nella mente l’immagine di lui che esce nella nebbia del mattino, magro e allampanato, infagottato in quel giaccone pieno di tasche Era perennemente in ritardo, arrivava trafelato in stazione e saltava sempre sul treno al volo. Mio fratello me lo ricordo anche la sera dopo cena, in casa, seduto a un tavolo coi suoi amici. Mi ricordo gli scoppi di risate, le sigarette, i bicchieri, le carte. Dalla stanza arrivavano discorsi impegnati, che brillavano di ideali tirati a lucido, e poi battute e lazzi, di un linguaggio scurrile a livelli di guardia. Folate di vita e scrosci di allegria. L’eskimo era appeso all’attaccapanni, sopra stavano ammassati quelli degli altri. Mentre ci penso, mi pare di avere ancora nelle narici l’odore di quel tessuto verde, impregnato di fumo. Perché a vent' anni è tutto ancora intero, perché a vent' anni è tutto chi lo sa… (Eskimo - Francesco Guccini) (Ricordo di Yzma)

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

è strano...non ho mai avuto nè un eskimo nè un loden....la cosa mi avrà irrimediabilmente segnato?
spalluzza

6:23 PM  
Blogger melpunk said...

di loden ne ho avuti, mi pare uno blu e uno verde. l'eskimo no, forse ero troppo piccolo. saluti

2:26 AM  
Anonymous Anonimo said...

come mai eravamo tutti vestiti con l'eskimo..in famiglia c'erano pochi soldi e percio' era una scelta obbligata..possibile che in migliaia avevano tutti pochi soldi? a posteriori direi proprio di si....

3:59 PM  

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