11 luglio 2006

Mi ricordo il terremoto del Friuli

Ricordo esattamente due anni fa, la terra aveva tremato per qualche secondo. Niente di straordinario da queste parti, in Friuli: si finisce per farci l'abitudine. E' la latitanza a farsi presenza, a preoccupare davvero. Il terremoto del 1976 invece fu una festa. Noi bambini avevamo una tenda enorme tutta per noi, non si andava a scuola, si restava svegli fino a tardi, i grandi a confabulare tra loro lasciandoci liberi di rotolare in mezzo all'erba e di picchiarci a sangue: come vivere in campeggio dentro la città. Io non mi spaventai neppure quando ci fu la prima scossa, quella che sembrava non finire mai. Ricordo che mia madre aveva l'abitudine di farmi addormentare dondolandomi il letto. Per un lungo momento ho continuato a dormire tranquilla, finché ho aperto gli occhi e mi sono accorta che nella stanza non c'era nessuno. Mio padre è piombato in camera un istante prima che lo stupore si trasformasse in terrore, è stato un attimo. Ricordo che due anni fa fu diverso, mi spaventai moltissimo. Eppure non ci furono danni, niente, un piccolo casché senza inciampi. Mi fece paura il rumore, il boato che arriva da un punto imprecisato sotto ai tuoi piedi. E' la terra che ruggisce in qualche modo, ti dice spostati ché mi dai fastidio, mi pesi, mi annoi. E questo ti fa riflettere. Sul fatto che siamo delle cosette piccole incapaci di restare infisse nella terra, che siam peggio delle carote. E che non c'è più nessun campo in cui rotolarsi e che non mi piacciono più i campeggi e che se dormo per terra una notte soltanto la mattina dopo devo torcermi il collo manualmente e che la prossima volta potrei finire tra i grandi a confabulare fuori delle tende mentre i bimbi dormono. E, scusate, non mi va. (Ricordo di Fainberg)

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

io lo ricordo a flash...
ero piccoletto...
e sta insieme invischiato d altri ricordi dolorosi...
grazie per avermi dato un po' di memoria...

3:30 PM  
Blogger melpunk said...

grazie, fainberg

qwe
la memoria, la memoria: senza cosa saremmo?
mel

3:36 PM  
Anonymous Anonimo said...

ho scritto anch'io del terremoto
il mio
quello della campania
e non avevo ancora letto qua
:-)
didola

12:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

C'ero anch'io quella sera maledetta. Avevo 13 anni. Due mattine fa ho visto alla televisione un documentario che parlava prorio del friuli e di quel famoso 6 maggio.......HO PIANTO. ora abito in liguria. ma LUI fa parte di me e di tutte le mie paure.... A volte basta che un camion passi vicino a casa mia per farmi ghiacciare il sangue nelle vene: non dimenticherò mai quel rumore e quelle immagini.
A volte è successo di avvertire delle piccole scosse di terremoto: io, presa dal panico, fuggo da casa e esco all'aperto..... Vedo tutti guardarmi con compassione: non comprendono, ridono...........ma non sanno.
Ciao a tutti voi.

gardy.

4:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi sembra ieri, eppure sono passati 31 anni, io ne avevo 15. Ricordo che ero a Udine al Tomadini e ci stavamo lavando per andare a dormire tutto d´ un tratto ha inziato a tremare tutto e ho cercato di scappare, non si riusciva a scendere quelle maledette scale, comunque una volta arrivato al pianterreno le porte per uscire all´ aperto erano tutte chiuse, CHE PAURA. Siamo usciti per le finestre, ve ne erano in abbondanza. E poi ci siamo messi a dormire sul pavimento sotto un manto di stelle. Comunque posso assicurarvi che Mennea al mio confronto lo si poteva considerare una schiappa.

4:00 PM  

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